Un giorno Santo. E’ così. Piaccia o no, credenti o meno, il 25 dicembre è il giorno della Nascita di Gesù di Nazaret. Il Salvatore.
Personalmente mi riconosco in questa versione dei fatti, e nella cultura cattolica che mi accompagna da che vivo. Senza particolari slanci o manifesti, piuttosto con pacata condivisione. Sensibile alle vite degli altri e disponibile a condividere parte del mio. Ci provo, lambisco, ci credo. Mi coinvolgo.
Ma questo Natale è stonato. Se anche qualche altro, un tantino, lo è stato, questo ha decisamente una corda rotta. Mi chiede un passo diverso. Una svolta. Una Rinascita.
Questa notte, la Notte Santa, ho dormito a casa dei miei. Erano decisamente molti anni che non succedeva e, anche se la motivazione risiede nella precarietà della mia attuale dimora sconquassata dal trasloco in corso, forse ho inconsciamente voluto che accada proprio in questo giorno. Simbolicamente ha senso. Concretamente, è presto per dirlo. So solo che ho dormito bene, come da tempo non accadeva. Nessun circo equestre sopra la testa (troppo lunga da spiegare…), niente campo minato da scatoloni in attesa di trasbordo, nessun pensiero turbolento sul futuro. Un sonno anestetizzante e foriero di cambiamenti. L’idea di ripartire dalle origini. Di provare a Rinascere.
Da qui al prossimo Natale mi riprometto:
Di sgombrare la mente, alleggerirla, ripulirla, mantenerla costantemente in ordine e Aperta.
Aperta al nuovo, al bello, al vero e all’inverosimile. Agli Altri, di qualsiasi specie.
Aperta al dolore, che – lo so – non mancherà, ma ugualmente aperta alle suture e ai placebo che busseranno per entrare e provare a sanare, ricucire, rigenerare.
Niente ostacoli e pregiudizi. Avanti a chi tocca. Qualcuno si fermerà e altri andranno. Io li incoraggerò alla dipartita.
Mente aperta alla vita, diversa da quella che finora è stata. Diversa non significa peggiore, potrebbe perfino sorprendere per la bellezza che porta.
Mente scattante, elastica, disponibile e coinvolgente. Che non si tira indietro, ma che avanza solo se registra sensazioni positive e sente di riscattare la propria Intelligenza.
Mente sensibile e consapevole. Si parte da ciò in cui si crede. Si lavora sulle proprie consapevolezze. Per far crescere il proprio “sè”.
Mente che guarda lontano e che imprimere coraggio ai propri sogni.
I Sogni sono Desideri. I Desideri appartengono a tutti. I Miei li voglio liberare, lanciare, dar loro gambe scattanti e ali d’Angelo. Motivazioni solide e tutta la Volontà che serve per trasformarli in Nuova Vita.
Il mio preciso impegno da qui al prossimo Santo Natale: mente e gambe viaggeranno all’unisono per condurre a concretezza i Desideri.
E a ciascuno auguro il meglio per i propri desideri. Che ognuno affronti con decisione la personale ricerca di motivazioni e consapevolezza per condurli a Realtà.
Buon Santo Natale.