Make in Brescia
Territorio, Artigianato e Turismo. Esperienze di Made in Italy.

Mettiamo le mani in pasta e diventiamo creatori di made in Italy
Un gran bel progetto quello avviato da Brescia Tourism nel 2018, e ora ripreso (2021), per offrire la medesima opportunità ad un ulteriore cluster di artigiani del territorio. Il cuore dell’investimento, ma anche della sfida, consiste nell’offrire sotto forma di Esperienza – quindi: metto anch’io le mani in pasta e faccio l’artigiano per qualche ora – il lavoro unico e creativo di artisti e artigiani. Quel made in Italy che tutti ci invidiano (e copiano) è proposto attraverso il portale di promozione turistica di una delle città più produttive d’Italia (https://www.bresciatourism.it/cat-cosa-fare/esperienze/make-in-brescia/) come occasione da vivere con e nel laboratori di: ceramisti, scultori, orafi, restauratori di opere d’arte, carrozzieri dediti alle auto delle Mille Miglia, mastri cartai cha hanno riportato in vita tecniche di antica memoria, lavoratori delle reti in quei di Montisola, falegnami, conciatori e incisori, coltivatori di limoni sulle sponde del Garda, vignaioli sul generis e pastai e pasticceri da generazioni. Belle cose, davvero! Un team di esperti coordinato dalla prof.ssa S. Franzoni dell’Università degli Studi di Brescia, tra cui la sottoscritta che ha progettato e gestito parte della formazione (che ha abilitato gli artigiani alla realizzazione e offerta della propria Esperienza), creato le Esperienze in affiancamento e redatto lo storytelling per la loro presentazione. Davvero una grande soddisfazione contribuire alla nascita di un prodotto, rivolto al turista straniero e di prossimità, innovativo e originale che ambisce a generare appeal attingendo al lavoro di menti e mani sopraffine: gli artigiani del territorio, della città, del lago e delle valli. Un prodotto sostenibile secondo Agenda 2030.
Formazione destination manager Brescia

Sono stata docente e coordinatrice del project work nel Corso di perfezionamento per Destination Manager promosso dall’Università di Brescia – Dipartimento di Economia e Management e coordinamento della prof.ssa Simona Franzoni. Il corso, con 20 partecipanti e della durata di 130 ore, si è posto l’obiettivo di rinnovare le professionalità della filiera turistica contribuendo allo sviluppo di competenze utili alla progettazione, realizzazione, comunicazione e gestione di prodotti turistici esperienziali per l’attrattività dei territori e la valorizzare di eccellenze e tipicità locali. L’impulso a nuove destinazioni turistiche si realizza infatti anche grazie a innovative proposte di servizi, fortemente identitarie, e grazie allo sviluppo di capacità manageriali ed efficaci sinergie tra settore pubblico e privato.
Grazie all’iniziativa dei corsisti e alle esplorazioni condotte con il project work ho arricchito la mia conoscenza della città e della provincia bresciana scoprendo delle vere eccellenze.
Smart Garda Lake

Smart Garda Lake è un grande progetto promosso da istituzioni, imprese e persone che credono nella preziosità del territorio in cui vivono. Nella storia, cultura, operosità e bellezza che esprime.
La sostenibilità diventa fattore competitivo e leva di una moderna strategia di marketing territoriale per un brand innovativo e valoriale.
Smart Garda Lake persegue una visione di smart land volta a preservare il territorio del Garda all’insegna degli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Una strategia che coniuga ricerca scientifica, tecnologie per la smart city e modelli di smart governance a supporto dei decision maker.
Il progetto è sgorgato spontaneo dall’esperienza professionale di Simona Franzoni, Carlo Desiato e la sottoscritta. Dopo un primo periodo di incubazione è passato ad una fase di sperimentazione e, attualmente, si stanno raccogliendo i frutti, cioè i dati dei primi monitoraggi ambientali. Stay tuned!
Formazione destination manager Entroterra Gardesano
Il Destination Manager è una figura professionale che racchiude in sé le competenze utili alla progettazione di prodotti e servizi turistici
Questo è stato il primo corso, svoltosi in Regione Veneto, dedicato alla formazione di una figura professionale emergente: il Destination Manager. Un ruolo ancora poco espresso nel nostro Paese ma dalle ampie potenzialità per valorizzare soprattutto le località minori e promuovere, attraverso il coinvolgimento e il turismo esperienziale, le ricche e numerose proposte di made in Italy di cui i nostri territori sono costellati.
Un team di esperti ha ideato e organizzato il corso con la mia supervisione. Abbiamo gestito le docenze e coordinato il project work, con le visite ai punti di interesse del territorio, compreso l’incontro con i produttori locali del mondo agricolo e dell’enogastronomia.
Il Destination Manager è una figura professionale che racchiude in sé le competenze utili alla progettazione di prodotti e servizi turistici. È pertanto in grado di: analizzare le potenzialità del territorio, identificarne gli elementi di particolare appeal, rapportarsi con gli attori della destinazione e i fornitori del servizio da sviluppare, progettare esperienze e percorsi da proporre ad un determinato target, assemblare i servizi utilizzando le risorse locali, garantire la qualità globale delle proposte confezionate, valorizzare la destinazione in termini turistici e porre le premesse per un’esperienza turistica di alta qualità al cliente finale. È un lavoro a tutti gli effetti, da svolgere in squadra per completare la gamma di competenze necessarie ad un’azione efficace.
I partecipanti, una ventina, sono stati selezionati con bando pubblico promosso da un raggruppamento di 5 comuni dell’entroterra Gardesano e, tra i pre-requisiti, era richiesta la conoscenza del territorio. Inoltre, la selezione mirava a cogliere, tra le altre, la passione per il contesto in cui vivevano e per la missione – innovativa – alla quale erano chiamati.
Le Terre del Garda
Abbiamo coinvolto enti, associazioni culturali, imprese della filiera turistica e attività produttive: tutte espressioni delle tipicità ed eccellenze locali
Il progetto ha interessato l’Entroterra Gardesano (perimetro territoriale di 5 comuni), generalmente poco toccati dai flussi turistici che invece si riversano poderosi sul lago di Garda. Lo scopo perseguito mirava alla progettazione, realizzazione e promozione di prodotti e servizi nell’ambito del turismo locale, storico, culturale, ed enogastronomico. Il progetto ha coinvolto, in un ampio partenariato pubblico-privato, enti, associazioni culturali, imprese della filiera turistica e attività produttive espressione delle tipicità ed eccellenze locali.
Lo sviluppo di una rete che integrasse diverse espressioni e competenze ha costituito la base di partenza che si è infine incrociata con le figure professionali formate nel corso di Destination Manager. La multidisciplinarietà e la complementarietà dei ruoli hanno espresso una strategia di territorio con il dettaglio di piani d’azione orientati allo sviluppo turistico delle comunità locali, con uno spiccato focus sui temi dell’accoglienza di qualità che accompagna proposte innovative di turismo esperienziale.
Personalmente, ho contribuito all’ideazione e conduzione del progetto; allo sviluppo della rete del partenariato locale con la conduzione di gruppi di lavoro; alla ideazione di proposte di pacchetti esperienziali dal particolare accento identitario con storytelling dedicato.
Il progetto ha espresso anche un brand di territorio “Le terre del Garda” da spendere a beneficio dei produttori locali e di una promozione integrata delle località a ridosso del lago.
inSoave
Rete di imprese per la promozione turistica del territorio
Lo storytelling cattura e immerge il lettore nell’Esperienza
Nel 2015 si è costituita una Rete di imprese che ha raggruppato aziende del territorio dell’est veronese con epicentro il comune di Soave, rinomato borgo medioevale. La Rete, composta da 5 retisti e una ventina di partner (strutture ricettive, ville e dimore antiche, aziende agricole, cantine, caseifici, tour operator, servizi di promozione territoriale e di comunicazione), ha perseguito l’obiettivo della promozione turistica locale nel più ampio panorama della Pedemonata Veneta e delle terre a vocazione vitivinicola.
Da componente della rete, con una mia realtà aziendale, ho indirizzato la definizione delle strategie e delle azioni da mettere in campo; curato la formazione al gruppo degli aderenti e dei partner per allineare obiettivi e competenze; ho creato prodotti turistici di incoming quali autentica espressione del territorio e delle realtà aziendali protagoniste della rete. Mi sono occupata della comunicazione e dello storytelling e contribuito alla promozione dei prodotti attraverso l’organizzazione di eventi e manifestazioni locali.
proMuovendo
Impacchettiamo il made in Italy
Tradizioni e conoscenze antiche si sposano con organizzazione e standard di qualità, per offrire un prodotto acessibile, sostenibile e autentico
proMuovendo è il brand con il quale ho proposto e gestito progetti e servizi per la promozione del turismo locale nei cosiddetti territori minori. In compagnia di un qualificato team di professionisti abbiamo sviluppato e coordinato progettualità innovative sempre attente al contesto e finalizzate ad uno sviluppo mirato e sostenibile. La logica dei piccoli passi, che deve, prima di tutto, ascoltare le esigenze di chi quel territorio lo abita e lo vive, perché è da queste voci che occorre partire per impostare qualsiasi strategia volta al cambiamento e allo sviluppo di nuove opportunità. Poi, si lavora per innestare cultura sui temi della promozione e dell’accoglienza e creare partecipazione attorno al progetto. Serve la disponibilità di svariate categorie di stakeholder, quindi non s’improvvisa nulla, anzi: si coltivano scenari inediti, si tastano e testano, con dei pilota, in consessi prima ristretti poi allargati, si prova a dare nuovi significati alle manifatture della tradizione, (coltivatori, artigiani, artisti, …) e si lavora di creatività e organizzazione. Dal prototipo allo standard, dall’estro di un momento alla replicabilità del prodotto professionale. Le tradizioni e le conoscenze antiche si sposano con tecniche organizzative e standard di qualità, per poter offrire un prodotto solido, accessibile, sostenibile, autentico, … un vero e proprio made in Itay.
Trip in Touch
exciting experience, lasting emotions
Qualche anno fa ho lavorato per un’agenzia viaggi online londinese che intendeva proporre pacchetti turistici esperienziali inediti e identitari dei paesi di provenienza. Una bella prova e un confronto costante con la differente cultura aziendale anglosassone. Date le linee guida impostate dall’agenzia, si è trattato di fare scouting di situazioni italiane (luoghi, territori, organizzazioni, …) adeguate allo scopo e disponibili a mettersi in gioco. Nell’ordine, quindi: ricerca e selezione; contatto con i referenti e illustrazione del progetto; costruzione condivisa dell’Esperienza turistica e/o pacchetto di viaggio; formazione all’ospitalità (all’occorrenza); organizzazione complessiva del prodotto con tutti i crismi – prezzo e accordi contrattuali compresi -; realizzazione di immagini, video e storytelling per la parte di comunicazione; prova sul campo per la validazione e, dulcis in fundo, … pubblicazione sul portale di Trip in Touch.